Luglio 2025 segna un punto di svolta nella politica slovena: due partiti di governo – Gibanje Svoboda e Levica – hanno presentato una doppia proposta legislativa destinata a cambiare profondamente il rapporto tra Stato e cannabis.
La Slovenia, piccolo ma sempre più dinamico Paese dell’Europa centrale, sta mostrando un volto moderno, aperto e pragmatico. E lo fa con una riforma che guarda tanto alla salute pubblica, quanto alle libertà personali. Per chi vive in Italia, dove il dibattito resta ancora timido e frammentato, queste novità sono un segnale interessante – anche in chiave di trasferimento della propria residenza o attività oltreconfine.
Cannabis medica e ricerca scientifica: via libera senza tabù
Il primo disegno di legge riguarda l’uso medico e scientifico della cannabis. Niente più ambiguità: la cannabis (pianta, resina, estratti) non sarà più una sostanza proibita quando utilizzata in ambito terapeutico o di ricerca.
- Le autorizzazioni saranno gestite dall’Agenzia per i farmaci slovena (JAZMP).
- Non serviranno autorizzazioni speciali per la prescrizione: i medici potranno usare la ricetta bianca o verde, come con qualsiasi altro farmaco.
- Gli standard produttivi saranno di livello farmaceutico (GMP/GACP), a garanzia della qualità e della tracciabilità.
Un modello chiaro, trasparente, europeo. In confronto, la legislazione italiana appare arretrata, farraginosa e piena di ostacoli burocratici.
Uso personale? Sì, ma con regole ragionevoli
Il secondo passo, previsto per l’autunno, è ancora più interessante: la legalizzazione dell’uso ricreativo personale della cannabis. Ecco i punti chiave della proposta:
| Cosa sarà permesso | Dettagli |
|---|---|
| Coltivazione domestica | fino a 4 piante per adulto |
| Possesso personale (fuori casa) | fino a 7 g di cannabis |
| Possesso in casa | fino a 150 g per individuo (300 g per famiglia) |
| Controlli alla guida | tolleranza fino a 3 ng/ml THC, sanzioni crescenti oltre |
Un modello ispirato alla responsabilità personale, in cui lo Stato non punisce il consumo moderato e privato, ma impone limiti chiari per tutelare la sicurezza pubblica (ad esempio alla guida).
Un Paese che cambia, un’opportunità per chi guarda oltreconfine
Per noi che ci occupiamo da anni di residenze fiscali e trasferimenti in Slovenia per cittadini italiani, questa riforma è molto più di una notizia di cronaca. È un segnale di maturità politica e sociale.
La Slovenia si sta affermando come un Paese moderno, con uno Stato snello, regole chiare, fiscalità vantaggiosa e ora anche un approccio civile e pragmatico alla cannabis.
Questa evoluzione interessa sia i professionisti del benessere e della salute naturale, sia i singoli cittadini che cercano un ambiente più aperto, meno repressivo e più rispettoso delle libertà individuali.
Guardare alla Slovenia con occhi nuovi
L’Italia ha tanti pregi, ma anche troppi freni. In Slovenia si respira un’aria diversa: dinamica, serena, europea. E questa riforma sulla cannabis è solo l’ultima conferma.
Se stai valutando di trasferirti in Slovenia, per vivere o per aprire un’attività in un contesto più moderno e libero, contattaci: possiamo aiutarti in ogni passo, dalla scelta del comune fino alla gestione fiscale e amministrativa.
La Slovenia non è solo natura e qualità della vita – è anche un Paese che guarda avanti.
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